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Capitolo III: Verso Il Cielo (Gv 13/1)

 
 

San Charbel
testimoniato dai suoi contemporanei

Padre Hanna Iskandar
 

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 Intrduzione
 
 Chp.I :L'Inizio Del Cammino
 Chp.II: Gli Sforzi Della Vita
 Chp.III: Verso Il Cielo
 
 Conclusione
 
 "Le Parole di San Charbel"
 
  I Testimoni
 

Speciale

 
  • A: Egli si è caricato dei nostri dolori
  • B: La sua ultima Santa Messa
  • C: I suoi ultimi giorni
  • D: Verso la tomba
  • V. La luce della Resurrezione
  • VI. Il suo corpo intatto 
  • VII- Fuori della Tomba 
  • VIII. In alto del muro della chiesa del convento 
  • IX. Negli mani di Padre Youssef El-Khoury 
  • X. L'accoglienza 
  • XI. Nella Cappella 
  • XII. Ha guarito tutti gli ammalati 
  • XIII. L'estrema povertà di Charbel: egli non aveva niente 
  • XIV. Dottor Georges Choukrallah 
  • XV. Altri esami medicali 
  • XVI. Fino all'anno 1950 
  • XVII. La foto miracolosa di Charbel 
  • XVIII. "Io effonderò Il Mio Spirito" (At 2, 17)
La crocifissione

 

 A: Egli si è caricato dei nostri dolori [1202] (Mt 8/17) 

1- La guarigione di Frate Boutros Jawwad Mechmech

                  

         "Egli ha compiuto un miracolo con me. Avevo un dolore nel mio torace e nel mio stomaco, da più di 2 (due) anni, e nella mia preghiera dell'Ave Maria, dovevo fermarmi per 2 (due) volte, per mancanza di respiro, una malattia simile all'asma. I medici mi hanna curato, senza resultato. Ed ero molto malato di notte e di giorno, fino alla preghiera di Padre Charbel su di me. Subito, il dolore mi ha lasciato, e non lo ho più sentito in vita mia. Lavoravo lavoro manualo duro, e continuo a farlo a questa mia età, età di 60 sessant'anni"[1203].

 

2- Salvare una figlia dalla morte! (Lc 7/11-17) 

         "Mentre, la mia sorella Maryam, stava raccogliendo l'erba da sopra una roccia alta, chiamata della chiesa, cioè la chiesa di Ehmej, il suo piede si è scivolato dalla cima della roccia, ella è caduta venti metri circa, arrivando giù, ed ha perso i suoi sensi, il movimento e la parola. Il suo corpo ha subitò un grande choc, il suo viso si è deformato, diventando freddo e giallo, il suo battito si è fermato, allora la gente del villaggio lo hanno portato su una pezzo di tessuto rigido a casa, pensendo che ella sia deceduta. A sapere l'incidente, mi sono messo a correre all'eremo di San Maroun di Annaya, ed ero molto agitato, fino a perdere quasi il mio raggionamento. Ho raccontato l'accaduto a Padre Charbel l'eremita, chiedando a lui di implorare Dio per lei, e chiedandolo di pregare sull'acqua per portarla alla mia sorella. A vedermi così agitato, egli mi ha detto: La tua sorella è viva, ella guarirà. Prende quest'acqua benedetta per benedirla. Al mio ritorno a casa, lo ho trovata come lo ho lasciata, attorno a lei la gente faceva tanto rumore e piangeva, pensando che ella fu morta. Lo ho aspersa con l'acqua benedetta da Padre Charbel, allora il calore ha riempito il suo corpo, ella ha aperto i suoi occhi e ha parlato. E dopo due giorni, ella si è alzata dal letto in piena salute e fu completamente guarita"[1204]. 

3- La guarigione di un muto (Mc 7/32-37)         

         "Ho un fratello che si chiama Assaad Hanna Salem, egli si è ammalato in seguito a un incidente di salute inaspettato, cosa che lo ha provacato la perdita della parola per due mesi circa. I miei genitori mi hanno scritto al convento di Annaya, allora il Padre superiore mi ha ordinato di andare visitarlo. La gente a Qartaba hanno pensato che la malattia del mio fratello fu la follia, perciò mi hanno detto di portarlo al convento di Kozhaya, dove si faceva la preghiera di esorcismo su i posseduti. Mentre io, sono venuto all'eremo. Lì, ho supplicato Padre Charbel di pregare sulla sua testa, a condizione di dirmi se egli si guariva o no. Egli mi ha detto: Portalo cui in chiesa. E lo ho fatto entrare dentro. Lo ho fatto inginocchiare sul gradino del chorus, allora Padre Charbel è venuto con Il Santo Vangelo, con il Batrashil-la stola (vedi, una parte del vestito sacro che il Sacerdote mette attorno il collo verso il petto, come simbolo, sacro, della sua Autorità Sacerdotale, e quando egli confessa, o benedice persone o cose, vedi, Riti Sacramentali). Egli ha appogiato Il Santo Vangelo sulla testa del mio fratello, leggendoci passi di Esso, per circa tre minuti circa. Poi, egli ha preso dell'acqua benedetta da dentro un secchio di metallo, che conteneva ancora delle Osse dei Martiri, mettendogli nelle sue mani e dandolo a bere. Egli mi ha detto: Non abbì paura, egli guarirà. Poi, siamo usciti dall'eremo, io e Saba Tannous Moussa ed il mio fratello muto. Dopo un cammino di 10 minuti, il mio fratello ha gridato ad alta voce, dicendomi: Fratello mio. Poi, egli ha cominciato  a chiamare monaci lontani che venivano, con voce alta: O Frate Boutros Mayfouq. O tale. Poi, egli ha cominciato a cantare con tanta allegria, per tutto quel giorno, fino al suo arrivo alla sua casa in Qartaba"[1205]

 

4- Ed un'altro muto 

         "Ho un figlio monaco a Mayfouq, che si chiama Frate Boutros, il quale si chiamava Tannous, prima di entrare nella vita religiosa. Egli è nato ed è rimasto fino all'età di 8 (otto) anni senza mai parlare, nonostante che egli sentiva. Eravamo molto preoccupati per il fatto che egli era muto, allora sono venuto all'eremo di San Pietro, e lì ho chiesto a Padre Charbel di pregare sopra la sua testa [70], ed egli ha pregato su di lui. Da quel momento, il mio figlio ha iniziato a parlare, piano piano, ed ora egli parla come tutta la gente"[1206].

 

5- Il matto di Ehmej (Mc 5/1-20)  

         "Abitavo con uno che si chiama Gebrael Youssef Saba di Ehmej, il quale, quando egli si è sposato, lo ha preso la follia" – "questa follia lo ha successo dopo il suo matrimonio con una ragazza di Ehmej, malgrado il volere dei genitori di ella – "[1207], "egli strappava i suoi vestiti, e diceva delle parolace, uscendo nudo nei campi. Un giorno, lo ho visto da lontano, con una pistola dritta verso il suo petto, ed egli ha tirato verso se stesso. Ma, la palla si è scivolato e non lo ha fatto dal male. Allora, mi sono messo a correre a casa sua, lì, lo ho visto distruggere i grani del Santo Rosario insultando alla sua moglie la Religione del Santo Rosario. Essendomi il suo testimone del Sacramento del Matrimonio, ho consigliato ai suoi genitori di portarlo a Padre Charbel. Essi volevano portarlo alla grotta di Sant'Antonio di Kozhaya, dove si portavano i matti, per abitudine, affinché ottengono la guarigione. E seguando il mio consiglio, questo Gebrael fu portato davanti a me, ed i suoi mi hanno aiutato fino all'eremo del convento di San Maroun. Al nostro arrivo davanti alla chiesa dell'eremo, egli ha rifiutato di entrare, ed invano abbiamo cercato di farlo entrare dentro. Allora, Padre Libbaos, uno degli eremiti, lo ha dato ordine ad entrare, ma egli non ha obbedito. Di persona, sono entrato ed ho raccontato il fatto a Padre Charbel, ed egli è uscito verso di lui, gridandolo dicendo: Entra in chiesa. Egli è entrato senza nessuna resistenza, ma si è seduto senza decenza. Il Padre eremita lo ha detto: Metteti dritto in ginocchio. Egli si è inginocchiato come l'angelo. Il Padre eremita ha recitato Il Santo Vangelo sopra la sua testa, pregando su di lui, ed egli fu subito guarito. Al momento della preghiera, sono scese giù le lacrime di Gebrael, poì egli ha guardato i suoi genitori qui presenti, dicendoli: Dattemi i miei vestiti. Poì, egli è uscito dalla chiesa risanato e corretto. Ed, oggi, egli è in America"[1208].

 

6- Salvare bambini dalla morte 

         "La mia madre mi ha raccontato che il mio padre Noé è andato una volta per visitare il suo fratello Padre Charbel nell'eremo di Annaya, e lui mi ha dato un libro da Sant'Antonio per metterlo nel mio collo. Questo fu saputo da Ibrahim Hanna Ibrahim dal villaggio di Bekaakafra, un cugino al mio padre, il quale lo ha chiesto da lui per metterlo al collo del suo figlio NeemetAllah. E la storia di quest'uomo fu la seguente: ogni volta che gli nasceva un bambino, egli morriva dopo un anno, e tre figli suoi sono morti. Egli ha avuto paura per il suo figlio NeemetAllah da morire all'età di un anno, per prevenzione egli ha preso questo libro dal mio padre sapendo che esso era da Padre Charbel, e lo ha messo nel collo del suo figlio NeemetAllah, ed egli ha vissuto e si è salvato dalla morte, ed egli è oggi in America. Ed, Ibrahim lo ha conservato mettandolo nei colli dei suoi figli affinchè siano salvati dalla morte, ed essi si sono salvati da essa"[1209].

 

7. Il tuo figlio è vivo! (Gv 4/50) 

         "Gerges Boutros mi ha raccontato che faceva le commissione del convento sull'asino, ed è deceduto, che Youssef Antoun Gebrael, da Kfarbaal, era malato con un febbra alta da vinti giorni, incosciente. Allora questo Gerges Boutros si è messo in fretta, essendo il cugino dell'ammalato, per l'eremo a chiedere la preghiera di Padre Charbel, e l'acqua benedetta da lui, e prima di arrivare, egli ha trovato Padre Charbel alla porta, che lo ha detto, in prima: Piano, quando tu ritornerai a casa, tu troverai il tuo familiare in buona salute e sano, seduto nel suo letto. E così era. Allora, Gerges Boutros fu preso della meraviglia come Padre Charbel ha saputo il suo desiderio prima di chiederlo niente, e come egli abbia saputo che l'ammalato si era già ammeliorato tantissimo"[1210].

 

8- Il suo figlio stà bene! 

         "Mi ricordo un accaduto che io ho visto con i miei propri occhi. Una volta, Maroun Abi Ramia da Tourzaya è venuto da Padre Charbel all'eremo, afficnfé egli pregasse per il suo figlio ammalato, e per prendere da lui l'acqua benedetta per aspergerlo con essa. Il suo figlio era molto malato ed incosciente della sua malattia così forte. Dopo che Maroun soprannominato abbia incontrato Padre Charbel l'eremita, chiedendolo la preghiera per il suo figlio e ricevendo da lui l'acqua benedetta, egli è ritornato in fretta a casa, ed a vederlo così Padre Charbel ha chiamato uno[1211] dicendolo: Chiamalo e dite a lui di ritornare a casa con calma, perchè il suo figlio stà bene. E quando l'uomo fu arrivato a casa, ha trovato il suo figlio cosciente ed in buon stato di salute, dopo che il medico Wakim Bek da Jbeil abbia detto che non c'era più nessuna speranza per la sua guarigione"[1212].

 

9- Una sterile ha avuto figli 

         "Ho visitato l'eremo dove viveva Padre Charbel da Bekaakafra, conosciuto per l'Eremita di Annaya, e ciò tre mesi circa prima del suo decesso. Il scopo della mia visita fu a proposito della mia moglie Zarifa che non poteva avere figli. E della mia visita desideravo da Dio figli per la preghiera di Padre Charbel l'Eremita. E in quella visita, Padre Macarios, il compagno di Padre Charbel Eremita, mi ha dato una benedizione da quest'ultimo. E quattro mesi dopo il mio rientro a casa mia a Beskinta, la mia moglie ha concepito e ha partorito una figlia, poi tre figlie ed un figlio"[1213].

 

10- La guarigione della figlia di AlOuainy

(Mc 7/24-30) 

         "Dopo che ho lasciato il servizio di Padre Elias, sono entrato nel mondo, e Dio mi ha donato un figlia che Egli ha visitato con la malattia detta "la gioia", ed ella non poteva più prendere il late dal seno materno. Padre Charbel ha pregato su di ella, ed ella ha ripreso il suo allatamento dal seno della sua madre"[1214].

 

11- Chi mi ha toccato? 

         "Mi ricordo che, la defunta Maryam la vedova di Mikhael Neemet da Ehmej, toccata di una emorragia di sangue da più di tre mesi, per laquale le cure furono invanne, dai defunti medici Najib Bek ElKhoury da Ehmej,Youakim Nakhlé da Jbeil e Gergy Baz/Jbeil, ella mi chiesto di prendere un rial majidi (moneta) per il Padre Charbel affinché egli mandasse a lei una cintura benedetta. Egli mi ha dato un fazzioletto che egli abbia preso da sopra l'immagine di Nostra Signora del Santo Rosario che stava nella chiesa dell'eremo, dicendomi che ella deve metterlo attorno il suo corpo, ed ella guarirà. Mentre, il rial (vedi, la moneta), egli non lo ha preso dalle miei mani, ma egli mi ha deto: Mettelo sull'Altare, fino l'arrivo di Padre Macarios, ed egli lo prendera. Mi sono rimasto all'eremo fino all'arrivo di Padre Macarios che lo ha preso. Mentre, la donna, quando ella ha messo il su-indicato fazzioletto attorno al suo corpo, l'emorragia del suo sangue fu cessata ed ella fu subito guarita"[1215].

 

12- Il suo fratello primogenito[1216] 

         "Io, di persona, non ho conosciuto Padre Charbel il zio paterno della mia madre, essendo lui non è più ritornato al villaggio da quando egli è partito per farsi monaco e la sua permanenza all'eremo. Come io non sono mai andato a visitarlo da quando egli è entrato all'Ordine Religioso. Ma, il mio nonno Hanna Zaarour, il suo fratello, essendomi orfana e mi sono cresciuta da lui, egli raccontava di lui. A titolo d'esempio, nei giorni del mangiare la carne (prima della Quaresima), egli lo ricordava piengendo e dicendo: Noi mangiamo la carne, ed il povero mio fratello non mangia mai carne. E nella stagione dell'uva, egli ripeteva, con emozione: Noi, qui, mangiamo l'uva, ed il mio fratello che ha una vigna, dove egli lavora, uva che riempe sacchi e sacchi, egli non la tocca mai per gustarla. Ed il mio nonno diceva anche a noi: "La sua vita nel convento fu troppo umile (vita misera), egli mangiava i resti dei monaci ed i pezzettini del pane. E certe volte, il mio nonno andava a visitarlo, portandolo Elemosine per Le Sante Messe di suffraggio dei suoi genitori, e Padre Charbel lo rispondeva, datele, fratello mio, al Superiore. Ed egli non le toccava mai con le sue mani"[1217].

         "Ed Eid ha anche detto: Il mio nonno Hanna pensava sempre al suo fratello Padre Charbel. Un giorno, ci siamo seduti a mangiare. Era stato messo davanti a noi Kebbe cruda (vedi, carne cruda macinata e muscolta con il grano duro tagliato e bagnato nell'acqua). E quando il mio nonno Hanna lo ha vista, le lacrime lo sono venute ai suoi occhi, dicendo: Come posso mangiare carne, ed il Sacerdote (vedi, il suo fratello Padre Charbel O.L.M.) non la mangia mai? Pronunciando questa frase, egli ha rifiutato di mangiare neppure un solo bucchone di Kebbe"[1218], "e quando il mio nonno fu invecchiato ed è rimasto fermo della vecchiaia, sono diventato molto vecchio ed incapace di visitare il mio fratello Bouna=Padre Charbel!"[1219].

         "Ed Eid, quando il suo nonno Hanna si è avvicinato dalla morte, i suoi familiari si sono radunati attorno a lui, ed io ero con loro, egli si è girato verso di noi e ci ha detto: Mi sono ammalato e morirò, vi ho visto attorno a me e mi sono consolato, e quel Sacerdote[1220] quando morirà, chi sarà colui che si metterà vicino a lui? Allora, noi lo abbiamo risposto: Colui Che egli adora, cioè Dio, Egli non lo lascierà"[1221], "ed egli si è deceduto il giorno della Fede di San Paolo (vedi, La Conversione di San Paolo), 11 undici mesi del decesso di Padre Charbel"[1222] "e fu seploto accanto alla chiesa di San Saba a Bekaakafra"[1223].

  

 

B: La sua ultima Santa Messa

1- È accaduto a lui un incidente di salute        

         "Da domenica, sono andata con altra gente ad assistere alla Santa Messa nell'eremo di San Maroun di Annaya, e Padre Charbel ha cominciata a dirla, ed appena egli abbia finito Le Parole della Consacrazione, lo ha accaduto un incidente di salute... allora, Padre Macarios ha fatto alzare il suo compagno, togliendogli gli Abiti Sacri della Santa Messa, e Padre Charbel fu inginocchiato sul suo inginocchiatoio in chiesa"[1224] e si è riposato. Dopo di che, egli si è rialzato "e quando fu arrivato all' "Elevazione" a prendere Il Santissimo Sacramento nelle sue mani, il suo corpo si è fermato. Ed a notare che egli abbia tenuto Il Santissimo Sacramento più delle altre volte, il suo compagno all'eremo si è avvicinato da lui, notando e assicurandosi che era completamento fermo. Allora, egli ha preso, con tanta dolcezza, Il Santissimo dalle sue mani, mettandoLo sul Piato, e lo ha fatto sedere, aiutato dal Frate Boutros il servo dell'eremo, su una sedia accanto Il Santo Altare. E dopo una mezz'ora, Padre Charbel è ritornato al suo primo stato, egli è ritornato all'Altare, ed ha continuato La Celebrazione del Sacrificio Divino"[1225] "nonostante la sua malattia"[1226].

 

2- Non partite 

         "E sono venuta nella domenica successiva, con alcune donne per ascoltare La Santa Messa nella chiesa dell'eremo. E, quando siamo entrate dentro, abbiamo trovato lì Padre Charbel inginocchiato pregando. Un uomo ci si informato dell'ora della Celebrazione del Sacrificio Divino, perchè faceva molto freddo, e non era possibile per noi aspettare. Egli ci ha risposto: Non partite senza ascoltare La Santa Messa, Padre Charbel in questo giorno celebrera La Santa Messa fra poco, aspettatelo un pò. E dopo la nostra breve attesa, Padre Charbel si è indossato dei Santi Vestiti della Santa Messa, ed ha cominciato La Celebrazione del Sacrificio Divino. E prima di pronunciare Le Preghiere dell'Istituzione della Santissima Eucaristia, lo ha ripreso quel malore che lo è accaduto prima. Allora, gli si è tolto il Santo Vestito della Santa Messa, ed egli è rimasto in chiesa. Alla nostra decisione di ritornare nelle nostre case, Padre Macarios ci ha detto: Non partite! Un malore al cuore è successo a Padre Charbel, quando egli sarà riposato, ritornera a finire La Santa Messa. Dopo di riprendere di ciò, egli ha ricominciato a finire La Celebrazione del Sacrificio (Divino)"[1227].

 

3- È bello questo Bambino 

"E dopo la sua Recita delle Parole della Consacrazione"[1228] "Rachele[1229], figlia di Youssef Saba, una giovane ragazze, ha visto un Bel Bimbino al posto della Santissima Eucaristia quando Essa fu eleveta dall'eremita, allora ella ha gridato verso la sua zia materna: Guarda, zia mia, quanto è bello questo Bambino, e la sua zia lo ha fatta tacere, mettandola la mano sulla sua bocca – cioè la bocca di Rachele – affinché non si facia un rumore in chiesa, evitando di disturbare gli eremiti"[1230].

 

4- Dolore al cuore 

"Appena egli abbia finito la Recita delle Parole della Consacrazione, aggiunge Rachele, egli ha sentito un tremore e dolore al cuore, allora egli ha chiamato il suo compagno, Frate Boutros Jawwad Mechmech, Padre Macarios AlMechmchany l'eremita che si è avvicinato a lui, togliandolo Il Vestito Sacro della Santa Messa e faciendolo sedersi sul suo inginocchiatoio in chiesa. Dopo di riposarci un pò, egli ha continuato La Celebrazione del (Divin) Sacrificio[1231].

 

5- L'eremita spezza il Bambino 

E "mentre egli spezzava Il Pane (Eucaristico) prima della Santissima Comunione, ha gridato (ha pianto ad alta voce) Rachele. Allora, la sua zia materna – Kafa, la moglie di ElOuainy – lo ha chiesto perché ella abbia fatto così!? Ella lo ha risposto: Non vede che l'eremita spezza il Bambino con le sue mani"!?[1232] "e di nuovo lo ha fatta tacere, e Padre Charbel ha continuato la sua Santa Messa, come d'abitudine"[1233]. 

 

6- O Padre della Verità 

"Appena egli è arrivato all'Elevazione del Calice e del Santissimo Corpo Eucaristico, dove il Sacerdote pronuncia la preghiera che inizia con O Padre della Verità (Abo Dkoushto, vedi in siriaco), allora, lo ha ripreso, forte di nuovo, l'incidente di saluto che egli ha avuto prima. Egli è rimasto senza muoversi per qualchi minuti, con Il Calice e La Santissima Eucaristia alzati verso l'alto"[1234], "allora, in un lampo, Padre Macarios ha notato che il colore del suo viso ha cambiato colore, diventando giallo con i piedi inchiodati fermi al loro posto, significando che l'incidente di saluto lo ha ripreso. E mettando la Stola nel suo collo, si è avvicinato verso di lui, tremando, dicendolo: Lascia Il Calice ed Il Santissimo Corpo dalla tua mano. E Padre Charbel Gli teneva forte, fermo come la pietra e senza muoversi. Padre Macarios, lo ha ripetuto di nuovo, una volta e due volte: Lascia Il Calice dalla tua mano, o Padre nostro Charbel. Dammi Il Santissimo Corpo. Lascia, non abbia paura. E con tanti sforzi, egli ha aperto i suoi diti, prendando da lui Il Calice ed Il Santissimo Corpo, mettandoGli sull'Altare, togliandolo Il Sacro Vestito della Santa Messa, faciendolo sedere sul suo inginocchiatoio in chiesa. Guardando Padre Macarios dopo ciò, abbiamo visto il suo viso rosso come il sangue, e tremeva della paura"[1235], "e la moglie del mio fratello[1236] ha chiesto a Padre Macarios, dopo che ha visto che Padre Charbel si è seduto a lungo: Egli potrà ritornare a finire La Celebrazione della Santa Messa? E, Padre Macarios lo ha risposto: Non credo. Ella è partita"[1237], e Padre Charbel ha ripreso la sua Santa Messa, dopo che egli si è riposato per la terza volta.

 

7- Egli ha bevuto Il Preziosissimo Sangue 

"E la malattia lo ha surpreso al momento della Bevanda del Preziosissimo Sangue, e lo ha impedito di berLo. Lì, egli ha strinto forte Il Calice, stringendoLo alle sue labbra ed ai suoi denti. Egli è rimasto in tale stato fino l'arrivo di Padre Macarios il suo compagno, il quale ha cominiciato a tirare forte per prendere Il Calice da lui. Si è riuscito con difficoltà, e Padre Charbel aveva già bevuto Il Preziosissimo Sangue"[1238].

 

8- Voglio celebrare La Santa Messa 

"Lo furono tolti i Vestiti Sacri della Santa Messa, lo hanno portato alla sua celletta, ed egli era fuori dei sensi, e nonostante ciò non smetteva di ripetere Le Parole della Santa Messa. O Padre della Verità. Poi: O Gesù, Maria e San Joseph"[1239] ed "il suo compagno lo ha sdraiato su un pezzo fabbricato a base di pelle di capre, in cucina, per riscaldarlo, essendo freddo moltissimo, e la neve era alta di più di un metro. Egli è rimasto in cucina"[1240], "ed a coprirlo con una coperta pesante, egli la metteva lontano"[1241] "e quando egli si risvegliava, ogni tanto, dalla sua assenza dei sensi, diceva: Voglio celebrare La Santa Messa, preparatemi ciò. Ed egli diceva in siriaco: Lodate Il Signore dal Cielo, lodateLo in Alto"[1242] "E, O Dio abbi misericordia di me"[1243] "ed egli ha continuato queste parole per il periodo dei sei ultimi giorni terreni"[1244].

 

C: I suoi ultimi giorni 

1- Un pezzetino di pane bagnato d'acqua 

         "Ero stato nominato al suo servizio, nella sua ultima malattia, fino al suo decesso. Tutto quello che egli mangiava, dopo tant'insistenza, un pezzetino di pane bagnato d'acqua, o un po' di minestra vegeteriana all'olio. Egli ha rifiutato totalmente il latte, il yogourt e la carne. E lungo la sua malattia, egli è rimasto sempre con il cappucio ed il vestito religioso, il cilicio e la cintura. E per tutto il periodo della sua malattia, egli era sempre sdraiato su un pezzo di pelle di capra, senza lamentarsi o gridare. Non se è mai sentito pronunciare che una parola sola: O... O... O... Dio. E le sue labbra si muovavano ripettando delle parole[1245] che non capivo. E quando si capiva che egli aveva bisogno di fare i suoi bisogni naturali, presentavo a lui il recipiente necessario, e quando tiravo su il suo vestito religioso, egli si agitava alzando la sua voce e la sua mano sana, mostrando il suo rifiuto ciò, dicendo: No... No... No... Allora, dicevo a lui: sono il tuo fratello, non temere. Ed egli acetteva. In quel momento, facevo quello che dovevo per i suoi bisogni naturali"[1246]

 

O Charbel, La Santissima Eucaristia ti ha fatto ardere il cuore 

R.mo Padre Hanna Iskandar

 

Ritornello:  

Tu vivi da solo: No! Accanto a te c'è Un Amico:

Tu solo Lo vede e tu vivi con Lui!

Tu sei abituato ad alzarti a mezza notte

E per tutto il giorno, tu facevi il Suo compagno lungo la via

O Charbel, La Santissima Eucaristia ti ha fatto ardere il cuore!

1. La metà della tua vita è preparazione

e la seconda metà è ringraziamento

e le tue Sante Messe sono sempre nuove

ed ogni giorno è festa del Santissimo Sacramento!

E la gente correva a te inchinandosi le sue teste

prendendo la tua mano per baciarla

E tu mostravi loro Il Santissimo Sacramento, dicendoli: venite

prendete Gesù e dalla Sua Carità voi sarete sazi!

Ed, O Charbel, La Santissima Eucaristia ti ha fatto ardere il cuore!

2. O Charbel, che sensazione hai avuto

nei fredi di dicembre e di gennaio!

Non hai potuto finire La Santa Messa

dall'ictus: O Signore , aiuto!

Tu hai lottato affinché tu possa prendere Gesù

Ed i tuoi denti si sono fermati sul Calice, senza lasciarlo!

E la tua voce sul materasso dell'agonia la fatta sentire:

Preparate con me La Santa Messa: desidero ripeterla!!

Ed, O Charbel, La Santissima Eucaristia ti ha fatto ardere il cuore!

  

Con il mio rispetto, il mio volere bene, chiedando le preghiere

        Padre Youhanna ElKhawand

Eremo Sant'Antonio-Convento Nostra Signore di Tamish

Il 12-13/01/2007.

 

2- La sua mano benediceva 

         "E la sua mano benediceva tutti coloro che entravano"[1247] "e colui che lo chiedeva la sua supplica, ed egli era silenzioso, calmo, senza mai sentire da lui gemiti o lamenti, ma aveva accetato la sua malattia con pazienza incredibile"[1248].

3- Dolori fortissimi 

         "Ed il nostro eremita ha supportato da questa malattia dolori fortissimi... con tanta pazienza e volontà, mettandosi alla Volontà Divina e chiedendo sempre l'aiuto dei Santi Pietri e Paolo"[1249] "ai nomi dei quali è costrutta la chiesa dell'eremo, fino all'estrema fortissima malattia, laquale lo ha fatto perdere i suoi sensi"[1250].

 

4- Simone Il Cireneo (Lc 23/26) 

         "Quando mi hanno chiamato a visitarlo ed a curarlo, due giorni prima del suo decesso, egli non era cosciente ma fuori dai sensi. Notavo da lui, ogni tanto, alcune parole contenente i Nomi di Gesù e di Maria, ed il Nome di San Joseph. E con, le sue ultime ore, stava il R.mo Curato Mikhael Abi Ramya, il quale fu chiamato da me per assisterlo spiritualmente"[1251] "e per prendere la sua Benedizione... e, da lui siamo rimasti per la maggior parte della notte del 24 dicembre 1898. E dopo il mio rientro a casa di mattina sono ritornato, io e Saba"[1252].  

5- La sua Carità ardente 

         "E per la sua Carità ardente[1253], egli ripeteva durante la mia permanenza da lui: O Dio di Verità. Ed i Nomi di Gesù e Maria e San Pietro. Egli non si fermava alla prima parole della supplica di San Giacobbe (ved: Supplica che si canta), ma ripeteva la supplica per più volte, una dopo l'altra. Di persona, leggevo per lui la preghiera degli agonisanti, dandolo l'ultima Assoluzione, tutte le volte che lo vedevo avvicinarsi alla Partenza"[1254].

 

6- Vino mescolato con mirra (Mc 15/23) 

         "E se la malattia dell'eremita sarà lunga, bisogna farlo rientrare al Convento, o non mangiare la carne, accettando la morte come un vero eremita"[1255] "e la malattia ha cominciato a prenderlo forte, allora lo fu chiamato dottore Najib Beik ElKhoury, il quale ha ordinato di darlo la minestra fatta con il succo della carne, per rinforzarlo, essendo diventato molto debole. E lui, a sentire il profumo della minestra (con succo di carne), ha manifestato il suo non volere assoluto, e non ha voluto prenderla. Ma, quando lo hanno informato l'ordine del Superiore ad accetarla, ed il Superiore allora fu Padre Antonios AlMechmchany, subito egli ha accettato ciò, predendo un pò"[1256].

 

7- Tutti i due legevano per lui i libri spirituali        

"Poi egli ha chiesto, con fretta, Padre Macarios il suo compagno all'eremo, e lo ha chiesto di darlo l'Ultima Assoluzione"[1257] "allora, egli ha ricevuto I Divini Sacramenti, con tanta e grande devozione, dalle mani del suo compagno Padre Macarios, ed il Prete Mikhael Abi Ramya AlEhmejy, che si alternavano nel servirlo, legendo per lui i libri spirituali"[1258], "e si l'eremita stà male, allora il suo confratello deve indirizzarlo parole di consolozione per allontanare da lui la noia. E le sue parole devono essere interessante per la guarigione dai dolori dell'anima e per l'aumento della Carità Divina"[1259].

 

8- L'ultima benedizione 

         "E quando egli è entrato in agonia, sono andato dal convento all'eremo, e lì lo ho trovato sdraiato su un materasso fuori della sua cella, ed attorno a lui furono tanti monaci e laici. Lo sentivamo sempre dire: O Gesù, O Maria, e quando la sua lingua non l'aiutava a pronunciare al completo I Loro Nomi, allora egli pronunciava Uno alla volta, mi sono avvicinato da lui, e lì mi sono seduto"[1260], "e Fra Boutros Jawwad AlMechmchany ha chiesto la sua benedizione, allora egli ha alzato la sua mano per benedirlo, guardandolo, con la mano in alto, fermandosi a fare Il Segno della Croce. Il Frate ha ripetuto la sua domanda, e non ha ottenuto quello che ha chiesto da circa tre minuti"[1261], "allora, egli ha cominciato a guardarmi mettando la sua mano sulla sua testa, ed ognuno di noi è rimasto meravigliato di ciò senza capire il suo significato"[1262], "in quel momento, mi ha sembrato che il cappucio di Fra Boutros era un pò alto dalla sua testa, in modo che qualcosa dei suoi cappelli biondi era visibile. Mi sono avvicinato dal Frate chiedandolo di nascondere bene con il cappucio la sua testa"[1263], "dopo di che, mi sono abassato il cappucio sul mio viso, fino a nascondere i miei occhi, essando un pò alto, e lui mi ha sorriso dolcemente e mi ha benedetto. E tutti noi siamo rimasti meravigliati dell'accaduto, essando lui molto preciso a non volere vedere un monaco con il cappucio pochetino alzato dal suo viso"[1264], "e quando egli era in agonia, stavo vicino a lui, e sopra di me ha appogiato la sua mano, ed era fuori dai suoi sensi. E quando egli è ritornato ai suoi sensi, ha ritirato con tremi la sua mano da sopra di me, come se fosse morso da un serpente"[1265].

 

 

9- Piangendo amaramente, lo è venuto a mancare il respiro (Mt 26, 75) 

         "Quando il suo spirito stava per lasciare il suo corpo, ho gridato forte chiedendo a Padre Macarios: Alzi la tua mano ed offrirlo L'Assoluzione. Padre Macarios non ha potuto alzarla per motivo dei suoi forti pianti d'aver perso Padre Charbel, ed egli uscendo fuori, ha sploso di pianto"[1266], "ha rifiutato di avvicinarsi da lui, restando lontano in piedi e, piangendo amaramente, lo è venuto a mancare il respiro"[1267], "senza potere più esercitare il suo Ministero Sacerdotale. Perciò, al posto suo, ho preso a carico mio il dovere della Carità verso l'agonisante (Padre Charbel), ed ero molte felice, avendo questa grazia, laquale fu essere al servizio di questo santo agonisante"[1268], "perciò, l'Ultima Assoluzione fu datta da me che sono indegno"[1269]. 

10- «Nelle Tue Mani consegno il mio spirito» (Lc 23/46) 

         "Nell'ora della sua agonia, furono presenti il Curato Mihkael Abi Ramya, ed il vicario del convento Padre  Maroun[1270] Mechmchany, e Saba Tannous Moussa. Il Padre vicario lo ha detto: Vuole che ti chiamiamo il medico da Jbeil? Egli ha fatto un segno con la sua testa che significava: Non. Poi, egli ha aperto la sua bocca e lo ha chiusa, inchinandosi la sua testa, ha consegnato il suo spirito puro con calma e pace"[1271], "dicendo: O Signore, nelle Tue Mani, consegno il mio spirito"[1272], "ed il suo decesso fu molto devoto, frutto di una buona vita"[1273], dopo "di rimanere tra vita e morte per sei giorni"[1274]. 

11- Una morte cervicale 

         "Il suo decesso, secondo il mio parere, fu causato da una morte cerebrale, nello stesso tempo fu anche il decesso del Patriarca Youhanna ElHage"[1275], "il 24 decembre[1276] dell'anno 1898, la Vigilia Santo Natale. Egli aveva 65 (66) anni"[1277], "e dopo il suo decesso, ho recitato con il Curato Mikhael, Le Litanie della Santissima Vergine, aiutati da Padre Macarios e da Fra Boutros il suo compagno nell'eremo. Poi, sono rotornato a casa mia, accompagnato dal Curato Mikhael, dopo aver mandato qualcuno al convento, per racontarli l'accaduto"[1278].

 

12- Il parere del dottore (vedi, medico) Antoine Issa 

         "- San Charbel soffriva d'un dolore fortissimo nella pancia, causato da crisi renale? Cosa che lo spingeva al vomito.

         "- Il Santo lavorava molto nel campo, senza bere l'acqua per tutto il giorno, e questo lo ha causato del calcio nei veni renali, seguito da crisi nei reni. E la mancanza di cura, provoca, certe volte, l'aumento della pressione, e dolore in testa, la maggior parte dei casi sono finiti causando una emorragia cervicale... Il 30/10/2004"[1279].

     
 

D: Verso la tomba

"Si son divise tra loro le mie vesti" (Gv 19/24b) 

         Ed "abbiamo voluto toglierlo i suoi vestiti, per rimeterlo altri. Allora, Padre Mikhael Mechmech[1280] che stava con noi, ha detto: Lascia, o fratello mio, non fattelo, bisogna aspettare l'arrivo del Superiore, cosi non diranno: Coloro che lo hanno tolto i suoi vestiti, hanno preso quello che egli abbia lasciato. Lo ho risposto: Non è il caso!! Egli è un eremita, cosa possiede! E lo abbiamo tolto la sua tunica, allora è apparso sotto di esso il suo cilicio: un pezzo fatto a base di pelle dei mammiferi, che copriva con tanta devozione le sue mani ed il suo petto, fino alle sue gambe, ed egli ha aggiunto ad esso un pezzo di tunica vecchia fino giù, per non lasciarlo notare da nessuno"[1281], "ed abbiamo trovato il cilicio attaccato alla sua pelle. Togliandolo, questo cilicio si distruggeva e si strappava dal forte sudore, e dal lungo tempo"[1282], "e mi pareva che, egli non lo abbia mai tolto in vita sua"[1283], "e lo ha ereditato da lui Padre Macarios il suo campagno, e quest'ultimo lo ha datto a Fra Boutros Jawwad AlMechmchany"[1284], "ed abbiamo visto il suo cappuccio che non lo ha mai alzato durante la sua malattia, attaccato al suo collo con un filo di pelo di mammiferi. Ed il pezzo bianco, la parte inferiore, del cappucio, che stà sotto la tunica, lungo la schena dorsale, per tenere il cappucio religioso, non l'abbiamo trovata sopra di lui, essendo stata consumata dal tanto sudore e del periodo lungo per il quale egli lo teneva sopra di sè. Ed al posto di questo pezzo bianco, egli ha messo un pezzo di tunica vecchia, arrotelata e dentro fu qualcosa di pesante, ed a vedere ciò, abbiamo detto: Questi sono i soldi dell'eremita!! E l'abbiamo aperto per vedere cosa stava dentro, trovandosi che stavano delle pietre fine che l'eremita abbia messo dentro per fissare il cappucio sulla sua testa con il loro peso, e per mortificarsi, picchiato da quelle pietre, quando egli si alzava e dormiva. Allora, ci siamo rimasti molto commossi. Ed abbiamo visto il suo corpo molto magro"[1285], "e sul suo corpo stavano i segni della cintura metallica che egli si indossava per tutta la sua vita"[1286], "e la largezza dei segni fu tre dita"[1287], "e Fra Boutros Jawwad Mechmech ha tolto una catena che Padre Charbel portava al collo, catena con laquale egli portava la sua croce e la sua medaglia"[1288].

2- L'ultima notte

 

         "Allora, hanno chiuso gli occhi dell'eremita, anche la bocca, mettandolo le sue mani sul suo petto e dentro La Santa Croce Il Compagno della sua vita e delle sue lotte. Ripetevano: "È morto il Santo. Beato lui. Preghiamo Dio affinché ci dià una morte come la sua. Dio abbia misericordia di noi per la sua intercessione"[1289], "ed hanno portato il corpo dell'eremita in chiesa dell'eremo, lo hanno deposto per terra, davanti L'Altare sopra un pezzo fabbricato da pelle di capre. E la sua faccia lo hanno orientata verso ovest, verso la gente"[1290].

         "E Padre Charbel è rimasto per tutta la notte della Festa di Natale dell'anno 1898 in chiesa come egli faceva per devozione (sempre, tutte le notte della sua vita)... e così senza mai mancare, ma quella ultima notte, egli riposava il riposo della morte, e la sua anima era già sveglia nell'Eternità... Vicino il suo corpo, stavano lì, per la notte, il suo compagno all'eremo Padre Macarios, Fra Boutros Jawwad Mechmech, Fra Francis Qartaba e monaci del convento di San Marone, che appena hanno saputo il decesso di Padre Charbel, sono venuti subito all'eremo baciendolo le mani, passando una parte della notte, inginocchiati pregando vicino a lui"[1291], "e sono venuto, subito, dopo il suo decesso, con altri monaci dal convento"[1292].

         E coloro che facevano la veglia da lui, si dicevano l'uno l'altro: "Se non l'abbiamo fatto a resistere qui, in questa notte freddissimo d'inverno durissimo, una notte sola, come l'abbia potuto soportarlo lui in quest'eremo per 23 (ventitre anni)?! Beato lui! Ora, egli trova davanti Dio la ricompensa del suo martirio grandioso e continuo"[1293].

 

3- Natale dell'anno 1898

 

         "La forte nevigata ha chiuso le strade, fino a due metri e due metri e mezzo in certi luoghi, ed i monaci perplessi dicevano: "Sarà possibile per noi domani portare la salma di Padre Charbel al cimitero del convento, in questo clima freddissimo e la forte nevigata? E come potremo dirlo alla gente della zona vicina in questo clima?

         "Come se fossero gli Angeli di Dio, coloro chi, in quella notte, hanno annunciato ai pastori la nascita del Salvatore del mondo, essi stessi hanno annunciato nei villaggi vicini ad Annaya che Padre Charbel è nato in cielo"[1294] "e presto la mattina, i monaci del convento di San Maroun di Annaya con i soci, e gli abitanti dei villaggi vicini, sono venuti trovandosi la navigata davanti a loro. Hanno pensato che non era possibile arrivare all'eremo e partecipare a portare il corpo di Padre Charbel al convento di San Maroun. Ed hanno pensato anche che, coloro che stavano nell'eremo saranno costretti a fare la sepoltura di Padre Charbel sotto il pavimento della chiesa dell'eremo stesso. E sono arrivati alcuni soci del convento vestiti abiti invernali, con le teste completamente coperte, e non si vedeva che i loro occhi soltanto. Si sono indossati delle lunghe scarpe invernali fino ai ginocchi. Ciascuno di loro aveva con se il necessario per aprire la strada, con un coraggio raro, per arrivare al loro Santo e portarlo al convento. E verso le ore 08, si sono radunati giovani all'eremo... Alle 09, fu presa una barra da tre pezzi di legno, coperti di un pezzo di juta, con delle maniche laterali ben visti"[1295] "ed il suo corpo fu portato dall'eremo al convento su un pezzo di juta"[1296] "Padre Macarios eremita ed i monaci hanno portato il suo corpo sulla barra. Padre Macarios lo ha portato con le lacrime che scendevano dagli i suoi occhi, assistito dagli monaci ed i giovani sulle loro spalle"[1297], "ed ho portato il suo corpo con altri. Di coloro che lo hanno portato, ricordo il mio zio materno Chehadé"[1298] "ed ero di quelli che hanno portato il suo corpo dall'eremo fino al convento"[1299] "hanno preso la strada di discesa dall'eremo verso il convento di San Maroun, su una strada difficile aperta dai giovani, laquale rischiava di essere richiuso per motivo della forte navigata. La paura di fare cadere il corpo di Padre Charbel per strada ha preso tutti, cioè per la difficoltà che essi trovavano nel camminare sotto la neve. Allora, Padre Macarios gli disse: Contate su Dio! Non abbiate paura, Padre Charbel ci facilita la strada"[1300].

 

4- Portarlo al convento

 

         "Quando l'abbiamo portato e siamo usciti fuori dell'eremo, verso il convento, il cielo si è schiarito davanti a noi, ed il sole si è apparso. Mentre, dietro a noi pioveva"[1301], "e coloro che portavano la barra,  camminavano senza sentire fatiga ni pena, come se il loro cammino fosse coperto di piume e la gente diceva: questo è un miracolo dei miracoli di Padre Charbel"[1302] e "lo stato del suo corpo, dopo il suo decesso, fu naturale, e l'avevamo portato al convento, e lì l'abbiamo messo in chiesa"[1303] "su una cassa da morte"[1304] "come lo era l'usanza dei monaci. Ed il Padre Superiore era assente"[1305].

 

5- La preghiera dei funerali

 

         "E all'ora terza"[1306] "i funerali si sono svolti nel convento"[1307] "e non c'erano che i monaci ed i soci, a causa della neve molto alta"[1308] "e chiiti da Hjoula e sua vicinanza, su volti dei quali si vedeva la tristezza per il decesso di Padre Charbel. Sono venuti per prendere la sua benedizione e per rispetto alla sua persona"[1309] "ed essi si inginochiavano davanti a lui, baciendogli le mani, prendendo dai suoi vestiti, dalla sua barba pezzettini, portandoli a casa loro come benedizione. La ceremonia fu simplice, ma molto commovente. Ed i presenti ripetevano: “Ed una cosa buona per Il Signore la morte dei suoi devoti”"[1310] "e durante la ceremonia non fu parlato di lui, come se fosse Padre Charbel ha voluto morire "in silenzio" come compimente della sua vita piena di umiltà"[1311].

 

6-La tomba

 

"La tomba è situata a est della chiesa. La sua lunghezza è di 6 (sei) metri e la sua larghezza è di 3 (tre). La sua lunghezza va da nord a sud, mentre in larghezza va da ovest ad est. Il suo muro occidentale è posto sul muro est della chiesa. La sua altezza dal lato sud è di 130 (cento trenta) cm vicino al muro della chiesa. Il muro orientale è alto di circa 70 (settanta) cm, diventendo meno di più in più verso nord. Il suolo, lato est, è sopra la tomba fino sù, il muo nord è alto di circa 60 (sessanta) cm, e sul tetto c'è la terra. Essa è divisa in due tombe, separate con un muro di pietre da est ad ovest, il suo tetto è di terra. Ogni tomba ha una porta nel muro est, coperto di terra. Nella tomba sud, Padre Charbel fu sepolto"[1312].

 

7- Il funerale

 

"Una parte dei monaci hanno voluto che Padre Charbel sia sepolto solo in un luogo privato, essendo la tomba comune piena di acqua, ed non era possibile sepolirlo dentro perché lui è un santo"[1313] "ed hanno insistito di metterlo in una barra per conservare le sue reliquie"[1314] "e l'altra parte (dei monaci), incluso l'economo del convento, hanno rifiutato ed hanno voluto che la sua sepoltura sia nella tomba comune"[1315] "essendo diversamente è una cosa contraria allo Statuto"[1316] "e disse (vedi: l'economo): Se egli è santo, egli conservera se stesso"[1317].

"E siamo scesi verso la tomba circa due gradini dall'esterno. Allora, abbiamo scavato davanti la sua porta, ed il pezzo di pietra sottile che la faceva da chiusura non era ben chiuso ai suoi angoli, e dalla porta si scendeva dentro con un solo gradino"[1318] "e di persona, ho dato una mano ad aprirla, e dentro mi sono entrato, e lì mi sono caduto nel fango e nell'acqua, e l'acqua che cascava dal suo tetto"[1319] "e l'acqua entrava dentro da ogni parte"[1320] "il suo livello è molto più basso dal livello del suolo al di fuori attorno, ed era ancora sommerso dal fango e dell'acqua per moltissimi mese all'anno"[1321] "e ognuno entrava dopo l'uscita dell'altro"[1322] "ed il livello"[1323] "interno (all'interno della tomba) era cira 1/4 di zraa (vedi: circa 17 diecisette cm?) dal livello del suolo"[1324] "ed era vuoto da osse e crani, e tutti questi resti mortali"[1325] "tante osse, erano marciti"[1326] "raccolte in un angolo della tomba"[1327] "abbiamo messo due pezzi di legno sopra le pietre"[1328] "ed un pezzo delle pelle di capre"[1329] – "è stato fatto ciò a Padre Charbel, per l'alta considerazione spirituale, che egli ha nei cuori di tutti. E per paura di essere immerso dell'acqua e del fango visto l'altezza della terra atorno la tomba"[1330] – "ed abbiamo deposto la salma di Padre Charbel avvolto dal suo abito religioso"[1331] "come era l'usenza dei monaci"[1332] "e non abbiamo pensato ch'egli rimarrà intatto. E la parte inferiore della sua bocca era legato alla sua testa con un fazzoletto, afinche restasse chiusa. Uno dei fedeli laici ha tolto il fazzoletto e, la sua bocca è rimasta aperta. E noi abbiamo detto, la polvere è per la polvere"[1333] "e tutti coloro che hanno participato al suo funerale, hanno detto: Beato lui è Santo, egli è partito al Cielo con i suoi vestiti"[1334].

 

8- Abbiamo dimenticato il paletto

 

"Quando sono usciti dalla tomba, essi hanno posto il pezzo piatto di pietra sulla porta e lo hanno coperto di terra e di neve, ed i Padri del convento hanno pregato la preghiera ultima... Ed uno di loro disse: Ah! Abbiamo dimenticato il paletto dentro la tomba. Allora, uno dei Fedeli laici lo ha risposto: Va bene, i compagni di Padre Charbel, nei campi, ci sono abituati... a lasciarlo alla fine della giornata i paletti, le falsce, l'aratro e acessore, affinché egli li portasse al convento"[1335].

 

9- I funerali e Le Sante Messe ed i Santi Rosari dovuti

 

"Se uno monaco muore nel convento, il suo superiore deve scrivere al suo superiore generale ed a tutti i superiori dei conventi informandogli, senza mai ritaradre, affinché si celebrassero per lui le Sante Messe e le preghiere come lo è d'abitudine, ed esse sono: nel convento del monaco defunto, i funerali hanno luogo come d'abitudine, e viene celebrata una grande Santa Messa, ed ogni Sacerdote celebra per lui tre Messe, e gli altri, che non sono Sacerdoti, ognuno pregherà per lui tre Santi Rosari. Poi, dopo quaranta giorni, una altra Santa Messa grande sarà celebrata per lui, ed un'altra dopo un anno dal suo decesso. Mentre, negli altri conventi, ogni sacerdote celebrera per lui una sola Santa Messa, e gli altri che non sono sacerdoti pregheranno per lui un solo Santo Rosario"[1336].

"Il superiore del convento di Houb mi ha ordinato di celebrare per lui una Santa Messa"[1337] "ed il superiore del convento di Aljdeidet, secondo il Statuto dei monaci"[1338] "ed anche: 10 dieci Sante Messe per l'anima di Padre Charbel Bekaakafra"[1339].

 

10- Lacrime amare

 

"Padre Macarios lo ha pianto con lacrime calorose, perché egli ha perso un padre misericordioso, un fratello compassionevole, ed uno che lo serviva, obbediente, vicino al quale egli si gioiva nel vivere e lontano da lui si attrista moltissimo, e l'assenza di quel angelo celeste da davanti i suoi occhi fu per lui doloroso, ricordandoli egli trovava nostalgia di lui, e dal forte lutto per lui, egli lui è apparso nel songno, in stato gioioso in Cielo"[1340] "e questo Padre devoto diceva: Non sono degno di vivere in questo eremo dove ha vissuto Padre Charbel il santo"[1341] ed Eid racconta: "Ho visto la mia madre Morra piangere amaramente. Lo ho chiesto il perché, essa mi ha risposto: Il mio zio Padre Charbel è morto, nel periodo preparativo al Santo Natale, periodo nel quale non si mangia la carne, nei giorni freddi e delle nevigate"[1342] "e quanto mi sono commosso nel sapere il suo funerale... ed ho pianto tantissimo lunguamente"[1343].

 

11- Beato sei o Padre Charbel

 

"E mi ricordo un episodio visto dalla parte mia, quando è arrivato l'invito al funerale di Padre Charbel, a Padre NeemetAllah ElKaddoum Alkafry, vicario generale dell'Ordine, famoso per la sua scienza e le sue virtù, residente allora nel convento di Kfifane, egli ha detto al suo superiore ed al direttore della sua scuola, davanti a me: Beato sei o Padre Charbel, tu hai saputo come avere il Cielo"[1344].


V. La luce della Resurrezione 

 

VI. Il suo corpo intatto 

 

VII- Fuori della Tomba 

 

VIII. In alto del muro della chiesa del convento 

 

IX. Negli mani di Padre Youssef El-Khoury 

 

X. L'accoglienza 

 

XI. Nella Cappella 

 

XII. Ha guarito tutti gli ammalati 

 

XIII. L'estrema povertà di Charbel: egli non aveva niente 

 

XIV. Dottor Georges Choukrallah 

 

XV. Altri esami medicali 

 

XVI. Fino all'anno 1950 

 

XVII. La foto miracolosa di Charbel 

 

XVIII. "Io effonderò Il Mio Spirito" (At 2, 17)


 

 

 

[1202] Questi miracoli, non possiamo fissarli in date, perciò abbiamo trovato che sia una cosa buona metterli cui, come introduzione del Passaggio di Padre Charbel al Padre Celeste.

[1203] Fra Boutros Jawwad AlMechmchany, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 39.

[1204] Youssef Abboud, L'Eremita di Annaya, 96.

[1205] Fra Francis Qartaba, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 103.

[1206] Moussa Moussa, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 69-70.

[1207] Il Cammino della Santità, anno 1°, p. 511.

[1208] P. Youssef Ehmej, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 86; e P. Youssef Ehmej, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 77; Boutros Moussa, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 86; e AlTannoury, 9. Il suo matrimonio non fu enregistrato nel Registro di Ehmej, questo poteva essere per il fatto che egli si è sposato con quella ragazza, malgrado la volontà dei genitori di lei, perciò egli ed ella sono andati celebrare il loro Sacramento del Matrimonio fuori del villaggio. Ma, Il Sacramento del Battesimo del loro figlio, primogenito, Saba, il 06/01/1885, 25 vintecinque giorni dopo la sua nascità (Il Registro di Ehmej, p. 9, n. 51), significa che la data della guarigione del suo padre Gebrael fu, con probabilità, l'anno 1884.

[1209] Il Curato Boulos Makhlouf, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 121.

[1210] P. Youssef Ehmej, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 53.

[1211] Fu molto probabile uno che era in compagnia del padre dell'ammalato.

[1212] P. Elias Ehmej, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 167.

[1213] Neemet AlMdawwar, L'Eremita di Annaya, 109.

[1214] Sa ba Moussa ElOuainy, Il Cammino della Santità, 3-4, anno 2.

[1215] Il Curato Gebrael Gebrael, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 205.

[1216] Questa testimonianza è transitoria tra i miracoli di Padre Charbel ed i suoi ultimi giorni sulla nostra terra.

[1217] Wardet Makhlouf, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 287.

[1218] L'Eremita di Annaya, 72.

[1220] Vedi, egli designava il suo fratello Padre Charbel.

[1221] L'Eremita di Annaya, 72.

[1222] Wardet Makhlouf, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 292.

[1223] L'Eremita di Annaya, 11.

[1224] Kafa, moglie di Saba Moussa AlOuainy, Il Cammino della Santità, anno 2, 5.

[1225] P. Youssef Ehmej, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 69. 

[1226] Kafa, moglie di Saba Moussa AlOuainy, Il Cammino della Santità, anno 2, 5.

[1227] Ibid., 6.

[1229] Nata il 25 di ottobre l'anno 1886, vedi: Il Registro di Ehmej, p. 15, n. 92.

[1230] P. Youssef Ehmej, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 69-70; e, AlTannoury, 11.

[1231] AlTannoury, 11.

[1232] Saba Moussa AlOuainy, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 5.

[1233] P. Youssef Ehmej, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 70.

[1234] AlTannoury, 11.

[1235] Kafa, moglie di Saba Moussa AlOuainy, Il Cammino della Santità, anno 2, 6.

[1236] Kafa, moglie di Saba Moussa AlOuainy.

[1237] P. Youssef Ehmej, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 71.

[1238] Fra Boutros Jawwad AlMechmchany, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 37; e Saba Moussa AlOuainy, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 5.

[1239] Fra Boutros Jawwad AlMechmchany, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 38.

[1240] Fra Francis Qortaba, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926,  102.

[1241] Fra Boutros Jawwad AlMechmchany, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 35.

[1242] Ib., 38.

[1243] P. Youssef Ehmej, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 74.

[1244] Fra Boutros Jawwad AlMechmchany, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 38.

[1245] In lingua siriaca (vedi, lingua liturgica dei Maroniti), essendo il testimone non istruito.

[1246] Fra Francis Qartaba, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926,  103.

 

[1247] P. Boutros Damian AlMechmchany, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 90.

[1248] P. Boutros ElKhoury AlMechmchany, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 113.

[1249] Svelare il velo, 136.

[1250] AlTannoury, 7.

[1251] Saba Moussa AlOuainy, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 9.

[1252] Il Curato Mikhael Abi Ramya, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 72.

[1253] P. NeematAllah Mechmech, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 76.

[1254] Curato Mikhael Abi Ramya, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 72.

[1255] Lo Statuto degli eremiti,  Canone 12.

[1256] P. Francis Saliba AlSebriny, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 25.

[1258] AlTannoury, 7.

[1259] Lo Statuto degli eremiti, Canone 5.

[1260] Fra Boutros Jawwad AlMechmchany, L'Eremita d'Annaya, 41.

[1261] Curato Mikhael Abi Ramya, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 72.

[1262] Fra Boutros Jawwad AlMechmchany, L'Eremita d'Annaya, 41.

[1263] Curato Mikhael Abi Ramya, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 72.

[1264] Fra Boutros Jawwad AlMechmchany, L'Eremita d'Annaya, 41.

[1265] IDEM, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 36.

[1266] Saba Moussa AlOuainy, L'Eremita d'Annaya, 50.

[1267] Curato Mikhael Abi Ramya, Il cammino della Santità, anno 1, 461.

[1268] Curato Mikhael Abi Ramya, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 72.

[1269] Curato Mikhael Abi Ramya, Il cammino della Santità, anno 1, 461.

[1270] P. Maroun AlMechmchany, ha professato l'anno 1867 nel convento di Mayfouq, a 19 anni, fu ordinato Sacerdote l'anno 1874, ed è deceduto nel convento di Nostra Signora dei Soccorsi l'anno 1911. I monaci del nostro villaggio, 180-181.

[1271] Fra Francis Qartaba, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 103.

[1272] Svelare il velo, 136.

[1273] Saba Moussa AlOuainy, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 9.

[1274] P. Francis Saliba AlSebriny, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 25.

[1275] Saba Moussa ElOuainy, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 9.

[1276] Secondo il computer, il 24 di decembre dell'anno 1898 fu un sabato, perciò gli ultimi giorni di Padre Charbel furono sei, cominciando dalla domenica, verso mezzogiorno, quando egli celebrò la sua ultima Santa Messa, fino al sabato successivo, il giorno del suo decesso.

[1277] AlTannoury, 7.

[1278] Saba Moussa ElOuainy, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 9.

[1279] Lettera del medico, nelle miei mani.

[1280] Il suo nome non si trova nel libre: I monaci del nostro villaggio, ma in una visita canonica, conservata a Bkerké anno 1897 (Bkerké, Patriarca Youhanna ElHage, Dossier 18, n. 5227S) con Fra Roukos Mechmech, il quale fu ordinato l'anno 1900, ed è  probabile che fu ordinato Sacerdote, anche, Fra Mikhael, senza che il suo fu enregistrato in qualche registro?! A parte, nella testimonianza di Fra, qui, dove figura Prete.

[1281] Fra Francis Qartaba, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 102.

[1282] Prendere la doccia, nei tempi di Padre charbel, era una cosa rara... una volta all'anno, e certe volte per tutta la vita... a casa, la famiglia viveva in una camera sola... vicino all'asino (l'automobile della famiglia), e vicino alla muccha e la gallina (dai qualli la famiglia mangiava), da qui capiamo perché la peste ha invaso l'Europa nel medio-evo... e le altre malattie... in modo particolare quelle dermotoligiche... e le pulce e simili, gli insetti, sugli animali e sull'uomo che viveva vicino ad essi... e ciò, per mancanza degli trattamenti chimici moderni...

[1283] Fra Boutros Jawwad AlMechmchany, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 37. Queste parole non sono vere, Padre Charbel lavava il suo cilicio; vedi Padre Hanania AlJajy, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 44. Ed un altro esempio: L'Uomo di Dio Padre Daniel AlHadty, "egli soffriva molto quando toglieva il suo cilicio, per lavarlo... e certe vole, egli chiamava alcuni di coloro che lo servivono o i suoi affinché l'aiutassaro a toglierlo da sopra il suo corpo. Essi lo trovavano attaccato alla sua pelle. E quando essi lo togliavano con un pò di forza, allora il sangue veniva fuori come le goccie della pioggia... Ed al suo decesso, i monaci lo hanno tagliato il cilicio con il coltello, per potere cambiarlo i suoi vestiti" (Padre Youssef Ibrahim AlHasrouny, La storia dei conventi della zone di AlJebbet, 358).

[1284] P. NeemetAllah Mechmech, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 75.

[1285] Fra Francis Qartaba, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 102.

[1286] P. Francis Saliba AlSebriny, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 27.

[1287] L'Eremita d'Annaya, 26.

[1288] Georges ChoukrAllah, Verbale “Dichiarazione sul non culto”, 6.

[1289] Una benedizione dalla tomba del Santo, 37.

[1290] Ibid., 39.

[1291] Ibid., 43-45.

[1292] Fra Boutros Damian AlMechmchany, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 97.

[1293]  Una benedizione dalla tomba del Santo, 46.

[1294] Ibid., 47-48.

[1295] Ibid., 50-51.

[1296] P. Antonios Chebly, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 247.

[1297] Una benedizione dalla tomba del Santo, 48-51.

[1298] Verbale "Dichiarazione sul non culto", Boutros Daher, 27.

[1299] Verbale "Dichiarazione sul non culto", Gerges Sassine, 11.

[1300] Una benedizione dalla tomba del Santo, 51.

[1301] P. Boutros Damian AlMechmchany, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 97.

[1302] Una benedizione dalla tomba del Santo, 51.

[1303] P. Boutros Damian  AlMechmchany, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 97.

[1304] P. Francis Saliba AlSebriny, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 25.

[1305]  P. Boutros Damian AlMechmchany, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 97.

[1306] Le 9 del mattino; Una benedizione dalla tomba del Santo, 57.

[1307] P. Antonios Chebly, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 247.

[1308] Dichiarazione sul non culto, Gerges Sassine, 11; e Miladet Chadé, 22; e P. NeemtAllah Mechmech, 29.

[1309] Saba Moussa AlOuainy, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 9.  

[1310] AlTannoury, 7.

[1311] Una benedizione dalla tomba del Santo, 57.

[1312] Verbale "Dichiarazione sul non culto", 33.

[1313] Fra Francis Qartaba, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 103.

[1314] Padre Francis Saliba AlSebriny, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 25.

[1315] Fra Francis Qartaba, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 103.

[1316] Padre Francis Saliba AlSebriny, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 25.

[1317] Fra Francis Qartaba, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 103.

[1318] Gerges Sassine, Verbale "Dichiarazione sul non culto", 11.

[1319] Boutros Daher, Verbale "Dichiarazione sul non culto", 28.

[1320] Fra Boutros Jawwad AlMechmchany, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 38.

[1321] Padre Youssef Ehmej, Verbale "Dichiarazione sul non culto", 24.

[1322] Gerges Sassine, Verbale "Dichiarazione sul non culto", 11.      

[1323] Saba Moussa AlOuiainy, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 9.

[1324] Fra Boutros Mayfouq, Verbale "Dichiarazione sul non culto", 35.

[1325] Saba Moussa AlOuiainy, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 9.

[1326] Boutros Daher, Verbale "Dichiarazione sul non culto", 28.

[1327] Saba Moussa AlOuiainy, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 9.

[1328] Gerges Sassine, Verbale "Dichiarazione sul non culto", 11.

[1329] P. Francis Saliba AlSebriny, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 25.

[1331] Gerges Sassine, Verbale "Dichiarazione sul non culto", 11.

[1332] Fra Boutros Mayfouq, Verbale "Dichiarazione sul non culto", 35.

[1333] Fra Boutros Jawwad AlMechmchany, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 38.

[1334] Youssef Sleiman, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 101.

[1335] Una benedizione dalla tomba del Santo, 41.

[1336] Statuti 1732, p. 58.

[1337] P. Youssef ElAndary Alkfoury, Verbal "Dichiarazione sul non culto", 14.

[1338] P. Antonios Hsarat, Dichiarazione sul non culto, 13.

[1339] Il quaderno delle Sante Messe, Annaya, 1898-1907.

[1340] L'Eremita di Annaya, 26.

[1341] Fra Boutros Jawwad AlMechmchany, Verbale dell'esame di Santità di Charbel, 1926, 30.

[1342] Eid Nakad, L'Eremita di Annaya, 73.

[1343] AlTannoury, Il cammino della santità, 1957, 667.

[1344] P. Abate Youhanna ElAndary, Causa della Canonizazzione di Charbel, 1955, 36.

 
 

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